1964
Viene fondata la Società Cooperativa per mano di un gruppo di viticoltori con la volontà di valorizzare la loro produzione e quella di tutta l’area1970
Si inizia la costruzione della Cantina di Montecarotto1971
Prima vendemmia nelle proprie cantine1980
Inizio sperimentazione della coltivazione biologica della vite secondo le direttive CEE1987
L’Azienda prende il nome Moncaro (contrazione del nome Montecarotto). Moncaro sarà anche il marchio dei vini e si identificherà fin da subito con una svolta qualitativa importante1988
Prima annata di produzione del Verdicchio Classico Superiore “Verde Ca’ Ruptae”1995
Acquisizione Cantina del Conero, nasce il nome “Terre Cortesi”, espressione di diverse “terre”, ognuna con la propria “corte”, che contraddistingue alcuni dei vini più importanti di Moncaro1999
Acquisizione della Cantina di Acquaviva Picena2000
I primi “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso2003
l Verdicchio Passito "Tordiruta" vince il Trophy all'International Wine Challenge di Londra, considerato il campionato mondiale dei vini2006
Inaugurazione della nuova Cantina di affinamento in Contrada Busche a Montecarotto2007
Inaugurazione del nuovo punto vendita "La Casetta" a Montecarotto2010
TORDIRUTA annata 2006 ottiene l’ITALIAN BOTRYTIS TROPHY all’International Wine Challenge (London)2011
VIGNA NOVALI annata 2007 conquista GRAN MEDAGLIA D’ORO E MIGLIOR VINO BIANCO al Concours Mondial de Bruxelle, oltre i 3 BICCHIERI GAMBERO ROSSO; nello stesso anno LE VELE annata 2010 vince il TROPHY BEST VALUE WINE al concorso Japan Wine Challenge2016
L’annata 2015 del Verde Ca’Ruptae consegue il REGIONAL TROPHY BEST WHITE FOR ITALY al Japan Wine Challenge.Nello stesso anno Moncaro entra nel registro delle aziende che aderiscono al codice di condotta stabilito da BSCI (Business Social Compliance Initiative), un riferimento globale per il monitoraggio e il miglioramento delle prestazioni di responsabilità sociale nella catena di fornitura.
In questo anno cresce vitivinicola green: Moncaro potenzia il biologico con la riconversione di 175 ettari di vigneti che si aggiungono ai 60 già certificati. La riconversione riguarda 45 ettari di vigneti nell’area del Conero e 130 in quella del Verdicchio dei Castelli di Jesi.